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La Tenuta

Il Territorio

Al centro la biodiversità

La tenuta si estende per 826 ettari, di cui 102 a vigneto, quasi a totale copertura del Comune di Rocca de’ Giorgi 
I cambi generazionali non hanno mai messo in discussione la biodiversità tanto che l’azienda vanta ampie zone adibite a bosco e ricche aree faunistiche.
La proprietà garantisce ed ha garantito in questi decenni una ricca biodiversità attraverso uno sfruttamento non eccessivo di quello che la natura mette a disposizione. Ma a Rocca De Giorgi la biodiversità è intrinseca nella conformazione stessa del territorio che è collinoso e si sviluppa su circa 250-300 metri sul livello del mare e di cui un terzo (circa 300 ettari) è ricoperto da boschi, il vero polmone di questa azienda. Un unicum nel proprio territorio con una perfetta alternanza di zone boschive, vigneti e seminativi nei quali si è scelto di non praticare un’agricoltura intensiva, ma anzi estensiva, più rispettosa e sostenibile, con un utilizzo praticamente nullo dei fertilizzanti chimici e lavorazione del terreno ridotta ai mini termini.

Una gestione molto attenta

Per noi è molto importante garantire il corretto rapporto fra l’utilizzo economico della risorsa e la tutela del paesaggio e del patrimonio naturale che permette il proliferare di una ricca fauna (caprioli, cinghiali, daini, lupi, fagiani e lepri). Questo è un segnale di una biodiversità ricca e tutelata. Anche nella progettazione della Cantina si è scelto di agire nel segno del rispetto per il territorio scegliendo di valorizzare una antica struttura agricola già esistente e adattare ai suoi spazi il processo produttivo piuttosto che costruire un nuovo edificio. Dal punto di vista energetico, l’edificio è stato volutamente lasciato senza sistemi di climatizzazione e, nel segno della sensibilità ambientale, le acque meteoriche sono interamente recuperate con un circuito di grondaie intelligenti che conferiscono l’acqua in una grande vasca da dove viene usata per irrigare o pulire le aree esterne della cantina.

Il Pinot Nero protagonista

Oggi a Rocca de’ Giorgi, gli ettari coltivati a Pinot Nero sono 65. L’azienda Conte Vistarino, oltre ad aver contribuito in maniera fondamentale alla diffusione del Pinot Nero in Italia, è stata anche la prima nel nostro Paese, a vinificare secondo il metodo classico nel 1865.

Oltrepo vuol dire Pinot Nero

Dalla fine dell’Ottocento l’Oltrepo è sinonimo di Pinot nero sia per la maggiore estensione dei vigneti in Italia riservati al vitigno francese, sia per la riconosciuta superiore vocazione, fra le altre, dell’area di Rocca de’ Giorgi in Valle Scuropasso.

Con più di 3.000 ettari vitati, è la terza zona al mondo, dopo Borgogna e Champagne, per questo vitigno poliedrico e difficile ma estremamente elegante.

La maturazione fenolica è perfetta: buon equilibrio alcolico e grande struttura permettono di ottenere una forte identità territoriale.

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La Cantina

Eredi di una tradizione

Completamente rinnovata nel 2017, la cantina onora l’eredità del Conte Augusto, il cui spirito pioneristico trasformò per sempre il paesaggio dell’Oltrepò Pavese e gettò le basi ad una nuova storia enologica italiana.

Per questo la nostra cantina è stata progettata al fine di ottimizzare al massimo i frutti della ricerca in vigna, tradurre al meglio i nostri micro-territori e lavorare con ancora maggior precisione e flessibilità.

La sala degustazioni

L’eleganza del grigio antracite e l’austerità dell’acciaio creano un contrasto visivo molto forte con la matericità del legno delle barriques tutte rigorosamente aquistate dai migliori produttori francesi: la cantina Conte Vistarino è uno spazio in cui la modernità si confronta continuamente con l’heritage.

Una cantina all'avanguardia

Nel 2017 è iniziato un nuovo corso: una radicale ristrutturazione che ha tradotto esigenze tecniche ed estetiche in una cantina contemporanea, tecnologica ed elegante che si sviluppa su quattro livelli per 3.300 mq nei quali uva e vino si muovono – passaggio dopo passaggio – sempre per caduta.

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Dal 1700

Villa Fornace

Villa Fornace, costruita nel 1700 sulle fondamenta di un’antica fornace dalla quale ha preso il nome, è un esempio architettonico unico sul territorio per la ricchezza dei suoi interni e il magnifico parco che la circonda, disegnato da Achille Majnoni architetto del Re d’Italia Umberto I.

Un tuffo nella Belle Époque

Le sale interne di Villa Fornace presentano arredi perfettamente conservati, volte decorate con stucchi e pavimenti originali. Maestoso il salone d’onore, a doppia altezza, con balaustra di pietra e splendido soffitto decorato.

Il giardino d'inverno e l'Orangerie

Il giardino d’inverno all’interno di Villa Fornace, utilizzato come teatro durante la guerra, poi come sala dei giochi, conserva ancora interessanti grillage con motivi architettonici e finte prospettive.
L’orangerie, fatta costruire dalla contessa Anna Giorgi Vimercati di Vistarino all’inizio del secolo scorso per il ricovero invernale degli agrumi, affaccia invece sul parco dalla Villa.

Villa Giardino d'inverno Orangerie

Villa Giardino d'inverno Orangerie

Villa Giardino d'inverno Orangerie

Il Museo

Tre secoli di racconti

Il Museo Conte Vistarino ripercorre trecento anni di storia che hanno segnato il destino vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese: dai quaderni del feudalesimo fino alla poesia dello storico dell’arte Carlo Pedretti donata alla Contessa Lavinia Giorgi di Vistarino, passando per i rapporti epistolari con Cavour e Re Vittorio Emanuele III.

Un racconto immersivo in una tradizione di famiglia che, attraverso i secoli, ha saputo mantenere intatta la sua pulsione verso la ricerca e il miglioramento di sé.

Galà e lavoro a corte

Le due anime della tenuta, quella agreste e quella padronale, convivono all’interno del museo come memoria delle realzioni che hanno fondato la casata. Da una parte, infatti, la collezione degli abiti da cerimonia d’epoca e, dall’altra, la collezione etnografica delle attrezature agricole, convivono naturalmente.

L'Enoteca

L'enoteca del Pinot Nero

Un luogo che è un punto di passaggio obbligatorio, dove – seduti di fronte alla tenuta e di fianco alla moderna cantina – si può ammirare lo scorrere delle stagioni, degustando e acquistando i vini Conte Vistarino in un ambiente accogliente e informale.

Nel caveau dell’enoteca Conte Vistarino sono conservate alcune pregiate bottiglie d’annata, disponibili alla vendita, per portare a casa con sé un pezzo di storia dell’Oltrepò Pavese.

L'aperitivo, oltre il Pinot Nero

Presso l’enoteca Conte Vistarino, vino e cibo si esaltano a vicenda: le degustazioni dei vini che rendono celebre la cantina, sono infatti accompagnate da prodotti del territorio ricercati e selezionati personalmente da Ottavia.

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